VISIT NAPLES
Napoli deve le sue origini alla sirena Partenope. Non a caso il suo carattere ha la bizzarria dell’ibrido: bene e male, gioia e tristezza, bellezza e degrado. Anime contrastanti che si scontrano e convivono l’una di fianco all’altro, come si comprende non appena si mette piede in città.
C’è tanto da vedere, e non è facile scegliere. Napoli è un vero teatro della vita, a cielo aperto, gratis ed accessibile a tutti. Ma non aspettatevi solo scenette divertenti e sfondi da cartolina. Per scoprire la città può bastare semplicemente andarsene in giro, ma se non volete perdervi il meglio, iniziate dai principali luoghi di interesse.
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CASTEL DELL'OVO
Il Castel dell’Ovo è il più antico castello di Napoli che sorge sull’isolotto di Megaride dove, secondo la leggenda, vi approdò la sirena Partenope che diede il primo nome alla città antica. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all'uovo che Virgilio avrebbe nascosto all'interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l'uovo fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da "quell'ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino". |
MASCHIO ANGIOINO
La costruzione del Maschio Angioino iniziò nel 1279, sotto il regno di Carlo I d'Angiò, su progetto dell'architetto francese Pierre de Chaule. Per la sua posizione strategica il nuovo castello rivestì non solo le caratteristiche di una residenza reale, ma anche quelle di una fortezza. Fin dall'inizio venne chiamato "Castrum Novum" per distinguerlo da quelli più antichi.
Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad un uso culturale ed è, tra l'altro, la sede del Museo Civico. |
PIAZZA PLEBISCITO
Piazza Plebiscito è uno dei simboli indiscussi di Napoli. Ai lati della piazza si trovano quattro edifici, che la incorniciano e la caratterizzano: il Palazzo Reale, la basilica di San Francesco di Paola e i due edifici simmetrici della Prefettura e del Palazzo di Salerno.
Per la presenza della sede della corte reale, fino al 1860 la piazza era denominata Largo di Palazzo, ed ospitava le feste, le cerimonie e le parate militari della città; il suo nome attuale ricorda invece il plebiscito con cui il Regno delle Due Sicilie acconsentì all'annessione al nascente stato italiano nell'ottobre 1860. |
SAN GREGORIO ARMENO
A San Gregorio Armeno è Natale tutto l’anno. Anche quando fa caldo, i maestri sono all’opera per costruire i tipici presepi e i pastori in terraccotta. L’atmosfera comincia a riscaldarsi a novembre, ma è dicembre il mese in cui la strada è gremita di gente a ogni ora del giorno.
Coloratissime e antichissime, le botteghe in via San Gregorio Armeno sfilano l’una di fronte l’altra sfoggiando i capolavori dell‘arte presepiale napoletana. Rigorosamente fatti a mano, i pastori di non riproducono solo la fisionomia dei personaggi ma riescono a raccontarne l’anima. |
DUOMO
Il Duomo di Napoli è un vero e proprio capolavoro monumentale tutto da scoprire: un'iimponente cattedrale situata sull’ottocentesca via Duomo, si erige vistosa nel cuore della città greco-romana tra il decumano superiore, via Anticaglia, e il decumano maggiore, via Tribunali.
In età alto medievale tutta questa zona si chiamava Platea Summae e si contraddistingueva per i numerosi edifici fortificati sia dedicati al culto che all’aristocrazia. |
TESORO DI SAN GENNARO
I napoletani sono molto devoti al loro santo patrono e il Museo del Tesoro, dove è possibile ripercorrere la storia di San Gennaro e cogliere la sua essenza più profonda.
Il Museo è una minuziosa esibizione di tutto quello che riguarda la vita del santo. Tutti i preziosi pezzi, dal grande valore affettivo e sentimentale, sono esposti sopra delle pedane o contenuti in teche molto modeste per creare un suggestivo contrasto tra la pregevolezza delle opere esibite e l’umiltà dei sostegni. |
CAPPELLA SANSEVERO
Situato nel cuore del centro antico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale. Creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero s’intrecciano creando qui un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo. Tra capolavori come il celebre Cristo velato, la cui immagine ha fatto il giro del mondo per la prodigiosa “tessitura” del velo marmoreo, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito.
Un mausoleo in cui è mirabilmente trasfusa la poliedrica personalità del suo ideatore: Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero. |
NAPOLI SOTTERRANEA
Napoli sotterranea è la parte nascosta della Napoli che tutti possiamo vedere. La Napoli che vediamo oggi, infatti, poggia le sue fondamenta su un’antichissima rete di altrettante strade sotterranee: i cunicoli scavati dai Greci quando iniziarono a estrarre il tufo dal sottosuolo per rafforzare le mura della città. Successivamente, in epoca romana, questi passaggi furono adattati per raccogliere l’acqua piovana, realizzando un acquedotto che servirà a portare acqua alle case napoletane fino al 1885. Soltanto dopo una spaventosa ondata di colera si decise di abbandonare il vecchio sistema per portare acqua potabile nelle abitazioni. Ma nel corso dei secoli la vita sotterranea di Napoli è stata in fermento quasi quanto quella in superficie. |
SPACCANAPOLI
Spaccanapoli è la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città di Napoli. Capirete meglio perché viene chiamata così se la guarderete da San Martino nella parte più alta della città. Quest’arteria ha origini antichissime: è infatti uno dei tre decumani (quello più vicino al mare) in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, organizzarono la città. Un giro per Spaccanapoli è un percorso (a ostacoli) lungo la millenaria storia della città.
Non stupitevi di nulla: Spaccanapoli è un budello stretto, in cui napoletani, turisti e motorini convivono. Ma non c’è un luogo della città che potrà raccontarvi meglio l’anima di Napoli, la sua essenza che qui si svela senza trucchi. Spaccanapoli non è una cartolina turistica: è Napoli. |
COSA MANGIARE
La pizza è un bene esclusivamente napoletano. In molti spacciano improponibili torte tonde, basse e salate come pizza napoletana ma quella vera è fatta con pochi ingredienti, e rispetta leggi quasi divine per un impasto sottile dai bordi alti e saporiti.
Nonostante le varianti, tutte rigorosamente ipercaloriche, la pizza originale è la "Margherita", inventata dal pizzaiolo Raffaele Esposito in onore della Regina. Esposito la condì con pomodoro, mozzarella, olio e basilico, inventando uno dei piatti più buoni, patriottici e invidiati in tutto il mondo. Ovviamente la cucina napoletana non è solo pizza: è qualcosa di straordinario, una vera sinfonia di sapori, colori e calorie: spaghetti, ragù, lasagne, pasta con frutti di mare, fritture di pesce, braciole e soffritto, torte dolci e salate, babà, struffoli, pastiere e poi...sedetevi e gustate! |
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